L’usabilità rappresenta uno dei principali fattori che influenzano il coinvolgimento e la soddisfazione degli utenti che visitano il sito web oppure scaricano l’app della tua azienda.
Un report di Google evidenzia che il 79% degli utenti abbandona un sito web se il livello di usabilità è basso e non user-friendly.
Ragione per cui i test di usabilità dovrebbero essere considerati la parte core dei processi di sviluppo di un sito web o app. I test non devono essere realizzati saltuariamente ma è consigliato intraprendere dei continui test per prevenire l’abbandono e l’insoddisfazione degli utenti.

Il test di usabilità serve a testare se un design specifico è facile da utilizzare per gli utenti che rappresentano un campione del tuo target obiettivo.
Il test prevede l’osservazione dell’utente mentre svolge determinati tasks e può essere effettuato per diversi tipi di design, tramite interfacce virtuali o con osservazione fisica dell’uso del prodotto. Come anticipato precedentemente, deve essere effettuato più di una volta, partendo dalla fase dello sviluppo fino all’effettiva realizzazione del prodotto.
Il principale obiettivo e beneficio derivante da un test di usabilità è la possibilità di individuare i problemi legati all’uso del design di un sito web o app il prima possibile, così da riuscire a risolvere i problemi prima che il design sia implementato. I test vengono generalmente effettuati non sul prodotto finito ma su dei prototipi con differenti gradi di precisione in base alla fase del processo in cui viene effettuato il test.
Il prototipo può essere primitivo se analizzato nelle prime fasi di sviluppo del prodotto e caratterizzato dalla generazione di informazioni con un basso livello di precisione. Invece, un prototipo capace di generare informazioni con un maggiore livello di precisione viene definito dettagliato. In questo caso, il test sarà effettuato nella fase di sviluppo oppure nelle fasi immediatamente precedenti il rilascio del design.

In un tipico test di usabilità, abbiamo la figura del moderatore. Quest’ultimo fornisce ai partecipanti del test una serie di tasks che devono effettuare con un design specifico. I tasks rappresentano delle azioni che l’utente finale effettua quando il prodotto è finito. Durante il test, il moderatore osserva le azioni dei partecipanti e le interpreta.
Un altro metodo molto consigliato in questo genere di test è quello di associare l’osservazione alla ripresa di un video che può sempre essere rivisto.
Dopo aver analizzato i risultati dei test di usabilità, il moderatore redige un report sui diversi punti di interesse che sono emersi dall’osservazione. Potrebbero emergere delle problematiche relative ad alcuni aspetti del design e si potrebbe avere una overview della gravità dei problemi emersi, ma non solo, dal test possono emergere anche gli aspetti che sono particolarmente piaciuti ai partecipanti. Questi test mettono il designer nella condizione di individuare quali sono i punti di forza e i punti di debolezza di un design nelle prime fasi del processo di progettazione.
Un suggerimento che vi proponiamo riguarda il campione di riferimento sottoposto al test: più è ampio il campione analizzato e maggiori saranno il numero di aspetti che emergeranno dal test, il tutto a beneficio di una maggiore probabilità per il designer di creare un prodotto di successo.

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